SERATA BACH

Rioult Dance New York

direttore artistico e coreografo Pascal Rioult

direttore esecutivo Amy Harrison 

direttore artistico associato Joyce Herring 

danzatori Catherine Cooch, Brian Flynn, Charis Haines, Jere Hunt, Melanie Kimmel, Corinna Lee Nicholson, Michael Spencer Phillips, Sara Elizabeth Seger, Sabatino A. Verlezza, Holt Walborn 

apprendisti Jake Deibert, Emma Sadler 


INCONTRO CON LA DANZA ore 20.00

condotto da FRANCESCA PEDRONI giornalista, critico di danza de “Il Manifesto” e regista per Classica HD.

Programma

La cifra stilistica di Pascal Rioult viene definita: formale, astratta, incisiva e austera. Il movimento nasce dal torso e dal plesso solare, si nutre di cambi di direzione improvvisi, salti e spirali come vuole la tecnica della ‘maestra’ Graham. Il programma di questa sera, Serata Bach, raccoglie coreo¬grafie composte da Rioult tra il 2008 e il 2015 su alcune delle partiture più celebri di Johann Sebastian Bach. Quattro titoli in cui la rigorosa struttura della musica barocca incontra l’evanescenza e la modernità delle forme.  Emblematico il titolo d’apertura, Views of the Fleeting World (Visioni di un mondo fugace, del 2008) ispirato all’omoni¬ma serie di xilografie dell’artista ottocentesco giapponese Hiroshige su L’arte della fuga. Un brano meditativo diviso in nove parti (ensemble e passi a due) in cui i corpi dei danzatori fanno da contrappunto allo spazio rarefatto, alle proiezioni video che scorrono, quasi impercettibilmente, sul fondale. Ogni momento della composizione riflette la profondità delle emozioni che emergono dalla contem¬plazione degli elementi della natura, quasi un ‘religioso ascolto’ del respiro del cosmo. Tutt’altra atmosfera per City, quartetto del 2010 ambienta¬to tra grattacieli di una non troppo immaginaria città. Volu¬tamente realistica la scena, come gli abiti casual indossati dai danzatori, per rimandare alla frenesia del vivere urba¬no, incalzante come la Sonata n. 6 per violino e pianoforte di Bach. Il brano seguente, Polymorphous e’ il più recente e si sviluppa su una selezione di Preludi e Fughe da Il Clavicembalo ben temperato, chiude Celestial Tides (Maree celesti, 2011) scandito sui tre tempi – Allegro, Adagio, Allegro – del Concerto Bran¬deburghese n.6, un flusso emotivo e di forme che rende leggibile la musica nella sua serrata forza contrappuntistica che non concede tregua all’ascoltatore. Magniloquenza espressiva, soprattutto del quartetto centrale sull’Adagio con le viole da braccio concertanti, su cui la mente dello spettatore indugia a lungo, anche fuori dalla sala.


Biglietto Intero:
36,00 euro
Biglietto ridotto over 65: 31,00 euro
Biglietto ridotto under 30: 20,00 euro

Categoria: Spettacoli
Data dell'evento:
13/03/2018
Telefono: 0444 324442
Indirizzo: Teatro Comunale - Viale Mazzini, 39 Vicenza