I RISTORATORI DELLE TERRE VULCANICHE
Le rigogliose colline, ultime propaggini dei Lessini; le ville e i palazzi storici, tracce di uno splendido passato che il presente ha saputo preservare e tramandare; la particolarità dei terreni, che testimoniano l’antica attività vulcanica dell’area e che oggi percepiamo ancora nelle note minerali dei prestigiosi vini locali.

Ecco a voi le “Terre Vulcaniche”, che caratterizzano questa piccola zona a cavallo tra la provincia vicentina e veronese, conosciuta per le sue eccellenze vitivinicole e gastronomiche, per un ambiente dove è ancora la campagna a farla da padrona e per il suo “oceano” di basalto, la roccia che forma gli anfiteatri naturali di Gambellara e di Selva di Montebello. Oggi è possibile ripercorrere con lo sguardo questo ambiente naturale, ricco di storia, arte e cultura. Ma ancor più affascinante è viverlo, nelle sue tradizioni ed assaporarlo nelle sue tipicità enogastronomiche.

I “Ristoratori delle Terre Vulcaniche” portano in tavola le eccellenze locali, valorizzando l’autenticità delle produzioni agricole e artigianali. Un lavoro di ricerca che unisce il profondo rispetto degli ingredienti alla capacità di trasformarli in grandi piatti, per fare della buona tavola una straordinaria occasione di conoscenza e di esperienza del territorio.


Menu degustazione con il Capretto bianco - Nei mesi di marzo/aprile
Cinquecento anni fa, in un Commentario,  il veneziano Ortensio Lando scriveva: «Buoni vini havrai nel Frioli, migliori in Vicenza dove anco mangerai perfettissimi capretti». Il riferimento è proprio al “Capretto Bianco” della zona, che ai tempi della Serenissima Repubblica era indubbiamente una specialità degna della mensa dei dogi. Dimenticato per lungo tempo, al punto da essere quasi scomparso nel secolo scorso, il Capretto Bianco è recentemente tornato protagonista della tavola.
I “Ristoratori delle Terre Vulcaniche” lo propongono in menu nelle varie rivisitazioni, senza però dimenticare la tradizione: preparare il capretto come annuncio di primavera, quando la sua squisita carne meglio si sposa con le erbette colte in collina, accompagnandosi egregiamente al vino bianco, asciutto e armonico, della Doc Gambellara.

Menu degustazione con l’uva garganega - Nei mesi di settembre/ottobre

È una delle uve più diffuse nelle province di Verona e Vicenza, protagonista indiscussa nei vini delle Doc Soave e Gambellara, a cominciare dai preziosi spumanti e passiti, come il Recioto o il Vin Santo. Stiamo parlando della Garganega, varietà a bacca bianca, dalla quale i grandi vignaioli della zona sanno estrarre, nei loro vini, i profumi di mandorla e fiori bianchi e il delicato equilibrio degli zuccheri. I basalti delle colline garantiscono una spiccata mineralità, che diventa fonte di ispirazione dei “Ristoratori delle Terre Vulcaniche”.
A loro il compito di esaltarne gli aromi in piatti inediti, dove la Garganega diventa protagonista, oppure ottima comprimaria. Per farlo hanno scelto il periodo migliore, l’autunno, quando tutto nei dintorni profuma di vendemmia e di uva pigiata di fresco, pronta a diventare il pregevole vino da abbinare alle proposte gastronomiche.


Antica Osteria Al Castello

Via Castello, 23 Sorio di Gambellara - tel. 0444/444085
info@anticaosteriaalcastello.com

Hotel Ristorante Fracanzana
Località Fracanzana, 3 Montebello Vicentino - tel. 0444/649521
info@fracanzana.com

Ristorante La Marescialla
Contrada Selva Montebello Vicentino - tel. 0444/649216
lamarescialla97@yahoo.it

Ristorante Il Borgo
Via Borgo,31 Montebello Vicentino - tel. 347/2300343
deboraf@inwind.it

Albergo Ristorante Giulietta e Romeo
Via Fratta, 7 Montorso Vicentino- tel. 0444/686188
info@albergogiuliettaeromeo.it

Categoria: Enogastronomia
Data dell'evento:
01/03/2018
Indirizzo: Montebello Vicentino