ANNAMARIA TREVISAN - FIGURE

Annamaria Trevisan vive ad Alonte, sui colli tra Vicenza, Verona e Padova.

Ha studiato a Venezia con gli spazialisti Bacci, Pizzinato e Morandis, in seguito ha completato la sua formazione alla Facoltà di Psicologia di Padova.

Ha insegnato a lungo materie artistiche, affermandosi parallelamente come ritrattista, ambito in cui sa coniugare abilità tecnica e spirito empatico. 

Nel 1996, con il grande affresco a soffitto per la chiesa parrocchiale di Solesino, Padova, Annamaria Trevisan si avvicina al tema sacro. In questo ambito prendono vita importanti progetti: sue pale d’altare, pitture murarie, alcune Via Crucis e vetrate arricchiscono numerosi edifici sacri italiani. 
 

Possiamo ricordare tra i più importanti: la realizzazione della vetrata nella Cappella dell’Ospedale di Vicenza progettata da Paolo Portoghesi; l’intervento nelle Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma con le sei tele raffiguranti i Misteri della Luce; il ciclo pittorico che illustra il Credo nella Chiesa Regina Pacis di Milano; il ciclo pittorico dei Misteri del Rosario nella Cappella del Seminario Arcivescovile di Cagliari.

Collabora come illustratrice con la casa editrice Edizioni Paoline
 

E’ presente con il ritratto di Paolo VI nel Museo del Sacro Contemporaneo a Milano.

Per ricordare le personali di maggior interesse citiamo: all’interno della basilica di Santa Maria degli angeli a Roma nel 2010; al complesso monumentale di San Silvestro Vicenza nel 2011; presso villa Caldogno a Caldogno nel 2012; all’interno della Basilica di San Carlo al corso a Milano nel 2015; presso Villa Pojana a Pojana Maggiore nel 2017.

Ha partecipato alla XIII, XIV e XV edizione della Biennale di Arte Sacra a San Gabriele, Teramo. Ha vinto il premio di pittura alla III Triennale di Arte Sacra di Lecce. 

L'arstista si racconta:

"Dei maestri spazialisti con cui mi sono formata a Venezia ho ereditato il mio interesse per lo spazio nella tela, che metto a confronto con le figure archetipo della nostra cultura storico artistica: la mia riflessione si pone tra la finzione della terza dimensione nella tela e la purezza della bidimensionalità, tra il vuoto e lo scomparire ed emergere nello spazio tela, tra le linee e le forme vere nella loro geometria e l'ostinato fascino delle anatomie. In alcuni lavori,con l'uso di fotocopie, il vuoto diventa storia sedimentata e il gesto si confronta con la riproducibilità tecnica. Nei lavori con il bianco su lino il vuoto assume il valore di origine. Nei telai spezzati il vuoto è oltre ilracconto.
La mia esperienza lavorativa si svolge principalmente in edifici sacri in spazi che sono stati predisposti alla rappresentazione. Parallelamente continua la mia ricerca, che fa tesoro di tecniche quali l'affresco e la pittura ad olio di grandi dimensioni anche quando si occupa di temi non sacri come la mitologia.

Non rinuncio quindi alla figura e il mio riferimento iconografico e' rivolto ai maestri del rinascimento e del manierismo. Nell'analisi di questi periodi, indago l'espressività dei corpi, delle posture, la loro carica eloquenza comunicativa e sentimentale. Lavoro su questa espressività operando una sintesi con pennellate essenziali, eredi della lumeggiatura veneta, che si avvalgono di una gestualità immediata e che diventano pittura solo di luce o solo di ombre.


Ingresso: libero

Categoria: Mostre
Data dell'evento:
24/11/2018 - 19/01/2019
Telefono: 0444 542052
Indirizzo: L'Idea di Amatori - Piazza dei Signori, 56 Vicenza