KEPLER - 452. IL GIARDINO DEI CILIEGI
Di Paola Aiello, Enrico Baraldi, Nicola Borghesi

regia Nicola Borghesi
con Annalisa e Giuliano Bianchi, Tamara Balducci, Nicola Borghesi, Lodovico Guenzi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Abbiamo preso Il giardino dei ciliegi per interrogarci su che cosa significhi perdere un luogo dell’anima per ragioni economiche. L’indagine che abbiamo condotto sugli sgomberi a Bologna ci ha subito posti di fronte a un conflitto di natura filosofica, che è quello fra illuminismo e magia, e cioè come le regole del “vivere insieme” impattano sull’individuo e sulla sua irriducibilità. Il lavoro di ricerca che ha preceduto la scrittura si è svolto incontrando gli abitanti del territorio bolognese: abbiamo parlato con molte persone aprendo un immaginario sull’argomento. Finché non abbiamo incontrato Annalisa Lenzi e Giuliano Bianchi. Abbiamo subito capito che era la storia che volevamo raccontare.
Annalisa e Giuliano hanno vissuto trent’anni in una casa colonica concessa in comodato d’uso dal Comune di Bologna, in quanto fondatori di un’associazione che si occupa di animali. La famiglia Bianchi si è sempre occupata di due attività principali: il controllo della popolazione dei piccioni e l’accoglienza di animali esotici o pericolosi. Per trent’anni convivono in quella casa del Pilastro babbuini, carcerati, una famiglia rom ospite, boa constrictor… Trent’anni di pura felicità. Finchè, nel 2015, ricevono un avviso di sfratto. Il patrimonio di animali, relazioni, magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi, nell’arco di una mattinata di settembre cessa per sempre di esistere (Nicola Borghesi).
Kepler - 452: giovane compagnia rivelazione del teatro italiano, nasce nel nel 2015 a Bologna dall’incontro tra Nicola Borghesi, Enrico Baraldi e Paola Aiello. Seguendo l’urgenza di rivolgersi a un pubblico poco incline a entrare nelle sale teatrali, I suoi spettacoli incrociano i temi del nostro tempo con le storie di persone comuni, portandole sul palco insieme agli stessi protagonisti che le hanno vissute.Il suo primo spettacolo "La rivoluzione è facile se sai COME farla" è nato in collaborazione con la band indie Lo Stato Sociale e si è mosso tra teatri e club musicali con una lunga serie di sold out. Hanno fatto seguito due format di teatro partecipato, "La rivoluzione è facile se sai CON CHI farla", che racconta le prospettive rivoluzionarie contemporanee attraverso i corpi e le voci di rivoluzionari incontrati nel corso delle ricerche, e "Comizi d’amore", che indaga luoghi e identità di non professionisti attraverso le domande dell’omonimo documentario di Pasolini. "Lapsus urbano-Rimozione forzata" è un percorso audioguidato che indaga il panorama urbano della periferia bolognese, e "Manifesto" spettacolo che coinvolge in scena alcuni partecipanti a gruppi di visione e direzione artistica di festival under 30 da tutta Italia, interrogandosi sul senso e le ragioni del proprio impegno teatrale. "Sotto i sampietrini" c’è la spiaggia, un’indagine teatrale sull’eredità del movimento del ’68 cinquant’anni dopo, e sul senso oggi della parola utopia nell’immaginario dei giovani.

Biglietto adulti intero: 15,00 euro
Biglietto ridotto: 12,00  euro
Biglietto gruppi: 10  euro
Biglietto scuole di teatro e danza: 8,05 euro 

Categoria: Spettacoli
Data dell'evento:
17/01/2020
Sito web: www.teatroastra.it
Telefono: 0444 323725
Indirizzo: Teatro Astra - Contra' Barche, 53 Vicenza